Ibrahima è un giovane uomo; vive con sua nonna, suona in una band, ama la sua ragazza Nabu. Osserva il raggio della ChinaCorp perforare e distruggere il territorio del Califfato per prelevarne le risorse. Ma soprattutto lo ascolta, lo percepisce. Il raggio gli parla da sempre, perennemente suona nelle sue orecchie una voce che proviene dalla terra, dalle ossa. Il cammino per comprendere cosa risiede nel profondo della terra e nello spazio lontano è lungo una vita: la sua, quella dell’incantatore di satelliti.
La narrazione placida di Mame Bougouma Diene ci racconta con estrema onestà come il capitalismo ci condurrà verso un baratro, ma anche come è possibile trovare musica e pace in mezzo alla fine del mondo. Le illustrazioni di Marta Punxo giocano con i colori dell’apocalisse e con le speranze di un nuovo mondo, lontano, tra le stelle.
Mame Bougouma Diene è un autore franco-senegalese residente in America. È un operatore umanitario ed è appassionato di progressive metal, tatuaggi e analisi delle politiche pubbliche. È portavoce americano-francofono dell’African Speculative Fiction Society, editor per le opere in lingua francese di «Omenana Magazine» e editorialista per la rivista di speculative fiction «Strange Horizons». Le sue opere di narrativa e non-fiction sono apparse su varie riviste e antologie. In Italia un suo racconto è stato pubblicato nell’antologia Meteotopia (Future Fiction, 2022), mentre il racconto Underworld 101 è in corso di traduzione. È stato candidato a due Nommo Award, e nel 2019 la sua raccolta d’esordio Dark Moons Rising on a Starless Night è stata candidata per lo Splatterpunk Award.
Marta Punxo è una fumettista e illustratrice. Laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, attualmente frequenta il biennio di Linguaggi del fumetto. In pianta stabile da anni a Bologna, dal 2017 si aggira tra festival autogestiti di editoria indipendente e autoproduzioni, collaborando a progetti collettivi dal basso. Dal 2019 fa parte del collettivo Olé - Oltre l’editoria, che organizza l’omonimo festival nato nello spazio Xm24, salpato nell’etere e poi approdato nel 2022, alla sua quinta edizione, nello spazio pubblico autogestito di Via Zago a Bologna. Nel 2021 pubblica il suo primo fumetto autoprodotto Fear, per poi esporlo in una mostra off di BilBOlbul nel 2022. Nello stesso anno collabora con il quotidiano «Domani» e il sito «Maremosso».
Stefano Ternavasio (1992) è laureato in Lingue e letterature europee ed extraeuropee e lavora come traduttore editoriale dal 2018. Ha tradotto, per diversi editori, vari autori di fantascienza, tra cui Dayl Gregory, Andrew Dana Hudson e Lois McMaster Bujold. Alla passione per la letteratura, fantascientifica e non, abbina quella per la musica rock. Vive in provincia di Milano.
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